giovedì 21 marzo 2013

Gratacù e grasderost

Ogni giorno in mensa siamo fissi io e due colleghi, da me soprannominati Cip & Ciop perché, tra di loro, si comportano esattamente come i due scoiattolini di Walt Disney.
Non solo: entrambi sono dei gratacù nonché dei grasderost.
(Tradurre in italiano queste parole richiederebbe un discorso di mezz'ora, sinteticamente:
gratacù = una spina nel fianco
grasderost = una palla.)
L'altro ieri gli ho portato un assaggio di cipolle ripiene (*), frutto di un mio esperimento in cucina e che mi erano piaciute tantissimo.
Hanno assaggiato e taciuto. Al che gli ho chiesto: com'è, non ti garba?
Risposta di Cip: è come mangiare la pizza con tonno e cipolle senza pizza.
Risposta di Ciop: come le hai fatte?
Dopo la mia spiegazione, ha detto: troppo leggero.
Li ho invitati, bonariamente, a rendersi soggetti passivi di un atto di sodomia.

(*) ricetta
ingredienti per 2 persone (piatto unico)
4 cipolle bianche grandi
160 gr di tonno al naturale (2 scatoline di quelle piccine)
150 gr di crescenza o robiola che dir si voglia
8 capperi
6 foglie di alloro
olio evo q.b.
sale q.b.
Tagliare la "coda" e la "testa" delle cipolle il meno possibile, togliere la buccia secca, tagliarle a metà e metterle in una pentola piena d'acqua fredda salata e aggiungere le foglie di alloro. Cuocere per circa 15 minuti da che l'acqua ha preso il bollore (io faccio la prova coltello con la buccia più esterna, se è quasi morbida spengo).
Scolare le cipolle, estrarre la parte centrale (devono restare interi due "giri" esterni che faranno poi da contenitore), metterla in una ciotola insieme al tonno sgocciolato, a 100 gr di robiola, ai capperi ed a un filino d'olio. 
Frullare. 
Assaggiare e, se necessario, salare.
Riempire le cipolle con il composto e mettere sopra ad ognuna un quadratino di crescenza, infornare per 15 - 20 minuti a 200 °C o sino a che si è formata una crosticina croccante.


8 commenti:

  1. Bbbbone!
    Le cipolle le digerisco meglio delle
    patatine fritte!
    Come pranzo ce devo provà.
    Ma due giri di cipolla non son pochi? non si rompono?

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  2. Senza togliere niente alle tue, come si suol dire, le cipolle ripiene le abbino ai fiori di zucca ripieni con cui hanno vita simbiotica nei forni d'estate dalle mie parti in Liguria. E il ripieno è altro.

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  3. Molto invitanti, le proverò. E non portare più niente ai tuoi colleghi ingrati.

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  4. Masochista ;-))

    Però, spina nel fianco e una palla, ti sei data alle missioni umanitarie?

    La ricetta no...non ci provo nemmeno ;-))

    Buona giornata Dalle ;-))

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  5. @Daniele: il trucco è non lasciarle cuocere troppo
    @Alberto: ci sono molte varianti del ripieno per le cipolle, ognuno ha la sua
    @Ernest: da noi gli fanno il test prima di assumerli, se sono normali non li prendono
    @Pyperita: ma no, porelli, in fondo (molto ma molto) sono dei buoni
    @Tina: non li ho scelti, mi sono capitati; eddài, la ricetta è semplicissima

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    Risposte
    1. Ecco, infatti. Io le mangio anche crude.
      *Crunch crunch*
      Ce devo provà.
      So troppo bbbuone le cipollozze

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  6. Hiiiihhii... "Grasderost" è la mia preferita: la mia nonna lo diceva sempre!
    smack

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