giovedì 10 gennaio 2013

Sirene pubblicitarie

Sabato mattina, andando al mercato, sono passata in farmacia.
Nell'uscire mi sono quasi scontrata con un espositore alto circa 2 metri su cui, a caratteri cubitali, c'era scritto: la sigaretta elettronica, per smettere di fumare!
Ah, ho pensato, magari...
Ad altezza naso c'era una vaschetta piena di depliant, ne ho acchiappato uno e l'ho infilato in borsa.
Non ci ho più pensato sino a ieri sera, quando l'ho ritrovato per caso, sommerso da uno strato di roba varia.
Il depliant, patinato, cm 10,5 x 15, a colori rassicuranti, piegato in tre, stampato davanti e dietro, con la foto di un bel medico sorridente, spiega tutto (a detta dei signori produttori della specifica sigaretta elettronica).

Leggendolo ho sobbalzato vedendo che il "vapore" viene dichiarato essere una soluzione di alcool alimentare (glicole propilenico) e liquido aromatizzato.
Ora:
1) l'unico alcool alimentare, che io sappia, è l'etilico, cioè quello che si trova nei liquori e vini oppure, al 90% (e il restante 10% è acqua), nel cosiddetto alcool buongusto, quello che si usa per mettere "sotto spirito"  la frutta o fare bevande alcoliche casalinghe, tipo il nocino
2) il glicole propilenico è usato anche come antigelo
3) se è un alcool non può chiamarsi glicole, esattamente come una melanzana non può definirsi caciocavallo
4) che cacchio fritto è mai il liquido aromatizzato?
Mi son detta: ma che minch accidenti dicono questi? si sono bevuti il cervello?


Perplessa (e con la sensazione di venir presa un cicinello parecchio per i fondelli) ma tenace, ho proseguito la lettura e ho scoperto che sono disponibili tre tipi di sigaretta elettronica:
tipo 1: aroma 1,8% di nicotina
tipo 2: aroma 2,4% di nicotina
tipo 3: aroma menta senza nicotina.
Momento: 1,8% e 2,4% di quanto? un quintale, un chilo, un etto? un grammo? un cippalippa?
No, perché la LD50 (cioè la dose di una sostanza, somministrata in una volta sola, in grado di uccidere il 50% - cioè la metà - di una popolazione campione) della nicotina è 0,5 – 1 mg/kg, quindi diventa importante sapere il contenuto in peso di codesta sigaretta, al fine di non restarci secchi dopo la prima tirata.
Tralascio il fatto che dire "aroma menta" è come scrivere su una busta l'indirizzo "seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino".
Last but not least, sul depliant nessuna traccia di prezzo.

Insomma, una delusione tremenda.


4 commenti:

  1. sono dell'idea che non si debba fumare.punto.

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  2. Mio cognato in ufficio mi ha sempre avvelenata (con tutto che andava a fumare fuori, ma per chi non fuma e ha intorno un fumatore non cambia molto, puzza e mal di testa sono assicurati anche se i fumatori fumano fuori). Ora è passato alla sigaretta elettronica e per me è una benedizione!

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  3. Preferisco avere la coscienza di farmi male da sola a ogni sigaretta che accendo, che morire con l'illusione che aspiro "solo" vapore.

    A natale mi hanno fatto due palle a mongolfiera con i suggerimenti di passare dalla sigaretta al vaporizzatore velenoso chiamato sigaretta elettronica, li ho invitati a leggersi i contenuti del cilindretto e a farsi i propri che alla mia salute ci pensavo da sola.

    Buona giornata Dalle ;-))

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