martedì 8 gennaio 2013

Film

Dopo aver visto un (piccolo) tot di "Gran Torino", ché ho resistito venti minuti e poi ho chiuso il player dato che, essendo la summa dei più biechi luoghi comuni (vecchietto tutto d'un pezzo, made in U.S.A., misantropo, burbero e razzista, salva e diventa amico di un ragazzino asiatico, l'America è meravigliosa e gli americani c'hanno il cuore d'oro, etc. etc.), mi stava facendo cadere le calze (borlà giò i calset, in milanese) e stomacando (slaciugà, sempre in milanese), non è che l'idea di un altro film con protagonista Clint Eastwood mi entusiasmasse. Anzi.
Però avevo il link, non mi costava niente scaricarlo e speravo che non fosse una ciofeca come il suddetto "Gran Torino".
Non è andata male quanto temevo: in "Di nuovo in gioco" c'è sempre il solito vecchietto, ma parecchi meno stereotipi.
Confesso: a metà film ho cominciato a cliccare avanti 10 minuti un po' di volte, ma nel complesso l'ho retto.
Download qui.


Tremenda delusione invece è stato "Il matrimonio che vorrei", seppur con la bravissima Meryl Streep, cominciato e proseguito bene come la classica commedia americana, ma con finale stupidotto, mal raffazzonato e disgustosamente mieloso. Forse lo sceneggiatore non andava più d'accordo con la produzione e ha tenuto a farcelo sapere.
Download qui.

3 commenti:

  1. scarico sicuramente clint che credo sia migliorato con l'età, basti pensare ai tempi dell'ispettore callaghan...
    Uno su tutti: "un mondo perfetto"

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  2. Non ho visto "Gran Torino" stabilito che hai fatto slittare il secondo, non lo vedrò e non guarderò nemmeno il terzo.

    Sai Dalle, gli Americani non hanno una storia loro, almeno, solo i Pellerossa ne hanno una, ma non si sprecano molto a scriverla, gli altri americani, non mettono mai in luce che discendono dalle patrie galere europee, ladri, intrallazzatori, assassini, prostitute e quanto di meglio ci fosse all'epoca, se solo ogni tanto se lo ricordassero...

    Buona giornata Dalle ;-))

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  3. @Ruben: non conosco quel titolo, cercherò
    @Tina: quell'atteggiamento si chiama sepolcri imbiancati, e rende bene l'idea

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